CHÉ AIMEE DORVAL, primo ingaggio per il nuovo ramo britannico dell’etichetta indipendente Icons Creating Evil Art, è destinata a dominare il 2022. Siete di fronte a una donna che ha ancora lo stesso senso di individualismo inculcato dalla sua famiglia, ora unito a uno slancio e a una visione sempre più rari al giorno d’oggi. Un’artista nel vero senso della parola, un prodotto della passione e non della cura.
Oggi l’artista canadese pubblica il nuovo singolo ‘Blood Red Son’ su Icons Creating Evil Art UK. La canzone è stata prodotta da Bob Rock.
Guarda il video qui: https://www.youtube.com/watch?v=e9eJdFA8G7c
Ascolta il singolo qui: https://icea.ffm.to/bloodredson
“Il video di ‘Blood Red Son’ è un sogno febbrile fatto di indecisione, rimpianto e determinazione. Parla del momento in cui ti rendi conto di dover fare una scelta e di tutte le diverse emozioni contrastanti che si contendono lo spazio nella tua testa. Questa è la parte importante. Per quanto caotica e difficile possa essere la scelta, è essenziale che le persone abbiano la possibilità di farla da sole. Quando ho scritto questa canzone e realizzato questo video, il diritto a questa scelta, benché costantemente attaccato, sembrava ancora acquisito, almeno nel mio Paese. Ora, mentre guardo il mondo fare passi indietro, mi rendo sempre più conto che non possiamo dare queste cose per scontate. La libertà sul nostro corpo non è scontata“. – Ché Aimee Dorval
Ché Aimee Dorval è stata cresciuta a Vancouver dalla madre, da una pletora di zie hippie, da zii punk rock e da una colorata famiglia allargata. Pensate a “La casa nella prateria” e a “Lost Boys”. L’infanzia di Ché è stata all’insegna della creatività e dell’avventura, instillando in lei un forte senso di individualismo che ha portato nel mondo e sui palchi dei club locali di Vancouver. Ha vissuto la vita del troubadour ed è entrata a far parte della scena musicale indie di Toronto. Crescendo e spiegando le ali, la musica l’ha portata in giro per il mondo, sia come artista solista che con la sua band acclamata dalla critica Casualties Of Cool, una joint venture con il colosso del prog Devin Townsend, con cui ha recentemente collaborato di nuovo partecipando al suo ultimo album “Lightwork” insieme a Nile Rodgers.
Lo stile di vita nomade l’ha portata a lavorare a Los Angeles con gli hitmaker Greg Wells, David Foster e Kara Dioguardi, a esibirsi con Michael Bublé, Kim Churchill e Dan Mangan e a pubblicare musica con i grandi del settore Andrew Loog Oldham (Rolling Stones) e Tom Sarig (Lou Reed).
‘Blood Red Son’ è il primo singolo estratto dal suo prossimo album “The Crowned”. Mentre Ché si prepara per l’uscita del disco, la troviamo al massimo della sua ambizione e della sua allegria. Mostra un lato di lei raramente visto prima. Fiducia e determinazione pulsano nelle canzoni, segnalando la nascita di una nuova era per Ché. Ispirato dal suo amore per il trip hop, la folktronica e il soul, “The Crowned” porta la firma di Ché e al tempo stesso si spinge in nuovi ambienti sonori.
Prima della pandemia, Ché ha lavorato con Bob Rock, che ha prodotto metà dell’album. Quando siamo usciti dal lockdown, Ché ha autoprodotto il resto. Questo disco racconta la storia dell’evoluzione e della crescita di un’artista.
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